In questa sezione abbiamo raccolto alcuni documenti rappresentativi delle azioni e delle “forze” che portarono alla Liberazione d’Italia: i partigiani e le partigiane, il Comitato di Liberazione Nazionale, gli Alleati.
La partigiana Clara Quattrini elenca le azioni da lei intraprese come staffetta ufficiale del Distaccamento Poggio-Massignano.
Oddo Marinelli in qualità di Presidente del CLN marchigiano il 18 marzo 1945 tiene un discorso in cui incita a combattere per un “Ideale che trascende i confini delle nazioni ed abbraccia tutti i popoli: l’ideale della democrazia”.
Nell’Ancona liberata il Governo Alleato esorta la cittadinanza a difendersi dal nemico anche attraverso manifesti da affiggere per le vie della città.
Soprintendenza archivistica e bibliografica delle Marche
Archivio di Stato di Pesaro Urbino
Archivio di Stato di Ascoli Piceno
Clara Quattrini
Distretto militare di Ancona, Fogli matricolari delle donne partigiane, Partigiana Clara Quattrini, Dichiarazione per il riconoscimento della qualifica, b. 3 fasc. 147.
Trascrizione documento:
Distaccamento Poggio-Massignano
dal 7-3-44 – 18-7-44
Alla Commissione Regionale per il riconoscimento di partigiano combattente.
La sottoscritta Signorina Quattrini Clara di Ermenegildo e di Vedovi Maria, nata a Ancona il 10-7- 1920 domiciliata in Piazza Stazione 3 Ancona, fa domanda affinché le venga concessa il riconoscimento di partigiano combattente avendo fatto le seguenti azioni:
1) Come staffetta ufficiale del Distaccamento Poggio – Massignano (dal 7 marzo 1944 al 18 luglio) portando messaggi anche durante il periodo del fronte, ho tenuto il collegamento della zona Poggio, Massignano, Numana, Aspio, Tavernelle, Ancona.
2) Data la mia dimora assai disagiata sul monte Conero e quindi assai favorevole per i partigiani, li ho ospitati diverse volte offrendo loro il necessario.
3) Dal Commissario Politico del distaccamento Sirolo-Numana mi è stato presentato il Signor Ceccherini dell’Intelligence Service munito di una radio trasmittente, al quale ho dato ospitalità per due giorni nonostante il pericolo delle operazioni di trasmissione con gli alleati. Diverse volte l’ho salvato dai tedeschi (grazie alla mia conoscenza della lingua) che venivano a reclutare uomini per il lavoro delle mine nei porti.
4) Con mio fratello Quattrini Filippo gassista, del medesimo distaccamento, mi sono recata durante il passaggio del fronte dal comandante Giorgini per averne due bottiglie Molotos e alcune coccarde. Durante il ritorno siamo stati fermati da una pattuglia tedesca e da questa a lungo interrogati, ci siamo liberati con gli infiniti pretesti che io ho addotto.
5) Una sera, dopo l’ora del coprifuoco, trovandomi con mio fratello e mia sorella in possesso di numerose copie del giornale “Il combattente” per il distaccamento, siamo stati fermati dai tedeschi che data l’ora, non volevano lasciarci liberi. Anche qui ci siamo liberati per il mio intervento.
6) Ho partecipato con tutto il distaccamento comandato dal Commissario Sergio Cardellini, all’azione del disarmo della brigata di Finanza del Poggio.
7) Mi sono dedicata con altre ragazze ai lavori delle coccarde e fazzoletti rossi.
Quattrini Clara
Il Commissario Politico del distaccamento
Cardellini Sergio
Il discorso di Oddo Marinelli
Archivio famiglia Marinelli, Discorso di Oddo Marinelli, b. 24 fasc. 89, cc. 1-3.
Trascrizione documento:
Partigiani! Soldati!
Ho voluto fissare sulla carta il saluto affettuoso, sincero, leale, pieno e fraterno che vi reco quale Presidente del Comitato di Liberazione Nazionale delle Marche, perché nelle ore solenni come questa le parole devono essere brevi e meditate.
Voi sapete che cosa significhi il saluto del Comitato di Liberazione. Significa che attorno a voi vibra l’anima non solo di Ancona ma di tutto il popolo marchigiano che noi rappresentiamo e assecondiamo nella faticosa opera di ricostruzione della Patria.
Noi ci conosciamo molto bene. Siamo stati insieme, prima e dopo il 25 luglio, uomini di tutte le fedi e di tutti i partiti, nelle cospirazioni, nelle carceri, nella lotta partigiana sulle montagne, nel rischio e nel sacrificio quotidiano, nell’attesa ansiosa delle gloriose truppe Alleate liberatrici, alle quali in questo momento rinnoviamo il nostro ringraziamento ed il nostro saluto.
La Patria, la vera Patria Italiana, è questa che voi personificate, è quella che innalza le sue bandiere sulle pianure e sulle montagne dell’Alta Italia, fra i partigiani che si battono con indomito valore e che si apprestano, in concorso con gli Alleati, a combattere le ultime battaglie per la liberazione totale del nostro territorio.
La vecchia Italia, l’Italia fascista e reazionaria, condannata dalla coscienza dei popoli, non è più, e già si dibatte negli ultimi sussulti dell’agonia oltre le rive del Po, che presto le truppe Alleate varcheranno. Voi sarete con loro, a testimoniare la volontà di rinascita di una nazione che per oltre venti anni fu atrocemente ingannata e calpestata.
Possiamo altamente dichiarare che il fascismo non ha mai avuto l’anima del popolo italiano. Il Presidente Roosevelt, nel suo discorso pronunciato alla Casa Bianca l’11 ottobre 1944, ha dichiarato:
“Per più di veni anni noi qui in America abbiamo seguito con inquietudine le misure prese dai delinquenti fascisti per asservire il popolo italiano. Gli italiani furono spinti ad una alleanza che detestavano.
Da un comando contrario alle loro volontà furono costretti a combattere a fianco dei loro nemici tradizionali contro coloro che, egualmente per tradizione, erano loro amici. Mussolini, l’aspirante Cesare, non valutò a sufficienza il volere dei suoi connazionali. Molti tra di essi ebbero animo bastante da entrare nelle nostre file. Tanto negli eserciti alleati, quanto dietro le linee tedesche, essi hanno preso parte alla lotta comune per la libertà. I combattenti d’America, tra i quali v’erano molte migliaia di americani d’origine italiana, entrarono in Italia non da conquistatori, ma da liberatori. Il loro compito è militare, non politico. Quando esso sarà compiuto – e in gran parte esso è ancora da compiere – gli italiani saranno liberi di scegliere il proprio destino, sotto un governo di loro propria elezione”.
Le stesse cose sono state dette e ripetute dagli altri Grandi Capi d’Inghilterra e di Russi.
Questo significa che voi partigiani, voi soldati, che domani indosserete la gloriosa divisa delle Nazioni Unite, voi combatterete non per il programma di un partito, ma per un Ideale che trascende i confini delle nazioni ed abbraccia tutti i popoli: l’Ideale della democrazia.
E democrazia significa, in Inghilterra, in America, in Russia, in Cina, dappertutto, che i popoli devono essere liberi, padroni sempre del proprio destino, nel campo politico e nel campo sociale, che le dittature sono incompatibili con la civiltà, che lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo deve essere abolito, che le nazioni libere devono affratellarsi e marciare insieme su un piede di uguaglianza.
Per questo il fascismo deve morire; per questo la Germania hitleriana è condannata senza appello. Per questo si combatte sotto le mura di Berlino.
Già truppe italiane sono in linea. Voi pure marcerete verso quella meta, e presto vi seguiranno le undici classi che il Governo nazionale Bonomi ha chiamato alle armi.
Nessuno manchi all’appello. Ciascuno compia il proprio dovere. Sul fronte interno gli ultimi residui del fascismo saranno spazzati via dal popolo vigilante. Su questo potete essere tranquilli: tutti i lavoratori fanno buona guardia.
Avanti dunque, amici e compagni, e a rivederci! Noi ci inchiniamo dinanzi a voi perché voi siete la parte migliore della nuova Italia, perché voi siete i soldati della Democrazia.
18 febbraio 1945.
Giornata del partigiano e del soldato.
Ancona- “Cinema Adriatico”
(firma di Oddo Marinelli)
Manifesto "Difendetevi!"
Archivio del Comune di Ancona, Avvisi e stampe governative, anno 1944
Trascrizione documento:
DIFENDETEVI
1. Assecondate la lotta dell’Esercito Alleato contro le mosche e zanzare.
2. Uccidete mosche e zanzare.
3. Tenete le vostre case e città pulite.
4. Mettete i rifiuti in bidoni e teneteli chiusi.
5. Usate latrine adatte.
6. Proteggete gli alimenti dalle mosche.
7. Lavate bene frutta e legumi con acqua potabile.
GOVERNO MILITARE ALLEATO
OTTAVA ARMATA
Manifesto "Fuori i tedeschi"
Archivio del Comune di Ancona, Avvisi e stampe governative, anno 1944.
Trascrizione documento:
Fuori i tedeschi!